Il processo di apprendimento

Dedichiamo questo basic(*) al processo di apprendimento ed alle sue varie fasi.
Questa breve analisi ci serve per spiegare il senso di alcune pratiche formative di carattere comportamentale, che si basano sull’acquisizione della capacità di osservare i propri comportamenti da una posizione percettiva esterna, in modo da poterli valutare in maniera consapevole.
Proprio questa valutazione riporta l’attenzione su processi che normalmente vengono svolti in maniera inconsapevole. A questo punto è possibile innestare un nuovo apprendimento, che poi l’esercizio riporterà a livello di competenza inconsapevole.

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Pixar: della creatività

Chi ha seguito le mie sessioni formative sa che mi capita spesso di raccontare storie tratte dai film di animazione, specialmente di quelli prodotti da Pixar.
Mercoledì sera ho accompagnato moglie e figlie (o loro hanno accompagnato me?) alla proiezione di WALL-E.
Mi è parso un capolavoro. I primo 45 minuti (nei quali non viene pronunciata una parola, se non i nomi dei due protagonisti) sono da antologia.
E mentre tornavo a casa mi sono ricordato che HBR Italia, proprio nel numero in edicola in questi giorni, riporta un articolo di Ed Catmull, co-fondatore e presidente di Pixar.

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Giovanna D’Alessio presidente di ICF (International Coach Federation)

Sapevo dell’elezione di Giovanna D’Alessio alla presidenza di ICF (International Coach Federation), la maggior federazione mondiale di coach.
Mi ha fatto molto piacere, però, vedere un’intera pagina di Job24 (Il sole 24 ore) dedicata a questo tema, con un’ampia intervista.

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Big Five

Continuo con la serie Basics, che vedo essere gradita da molti lettori (i post in genere suscitano pochi commenti, visto che sono di carattere più dichiarativo che interlocutorio, ma sono davvero molto letti).

Qui si parla del Modello Big Five.

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Obiettivi ben formati

Un nuovo basic, che questa volta ha a che vedere con il goal setting, più precisamente con il tema degli obiettivi ben formati.

Obiettivi S.M.A.R.T.

Le teorie sulla costruzione di obiettivi ben formati sono parecchie.
La più famosa è quella secondo cui gli obiettivi che poniamo a noi stessi o ad altri dovrebbero essere “S.M.A.R.T.“.

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Tentazioni e autocontrollo

Un paio di settimane or sono ho avuto l’opportunità di conoscere, peraltro in un contesto davvero bello, Alessandro Bucciol, giovane economista dell’Università di Padova, ora ad Amsterdam.
Una coincidenza davvero curiosa vuole che, proprio pochi minuti prima di incontrarlo, io avessi ceduto a quella che per me è la più insidiosa delle tentazioni: la cioccolata.
Eravamo, infatti, ad un party organizzato da un comune amico, ed un Maître Chocolatier stava deliziando gli ospiti con delle prelibatezze che solo a pensarci sento già nostalgia.
Come potete immaginare, ne avevo fatto incetta.
Ora, proprio di questo (tra altre cose) si occupa Alessandro: di tentazioni e di mancanza di autocontrollo.

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Che cosa sappiamo della mente

Che cosa sappiamo della menteAvevo già accennato che mi sarei portato questo libro in vacanza, quest’anno.
Me lo sono letto d’un fiato ad agosto, ma trovo modo soltanto ora di scriverne.
Nonostante sia passato qualche anno dalla pubblicazione (il volume è del 2003. I neuroni specchio, per esempio, sono soltanto fugacemente nominati), mi pare che le provocazioni lanciate da Ramachandran conservino tutto il loro potere suggestivo.
Trovare nei progressi delle neuroscienze risposte a domande come “che cosa è il libero arbitrio“, oppure “come artisti geniali riescono a catturare la nostra attenzione ed a trasmetterci emozioni che nemmeno il passare dei secoli è in grado di affievolire?“, o ancora “come funziona il linguaggio e quale ruolo riveste nelle origini del pensiero astratto?” è un percorso davvero affascinante.

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L’apprendimento esperienziale secondo Kolb [2]

Completo il post sull’apprendimento esperienziale secondo Kolb.
Oltre a definire il ciclo dell’apprendimento già illustrato, Kolb propone anche degli stili di apprendimento basati su due assi: il primo asse riferito alla preferenza per l’osservazione riflessiva (guardare) o per la sperimentazione attiva (fare); il secondo asse alla preferenza per l’esperienza concreta (sentire) o per la concettualizzazione astratta (pensare).

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Ogni scarrafone…

Oggi, almeno in Lombardia, si è aperto l’anno scolastico.
Anche per le mie due figlie, una all’ultimo anno di materna, una in terza elementare.
Naturalmente, io le vedo decisamente più dotate della media degli altri bambini che conosco…

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Procrastinazione e perfezionismo

Affrontando il tema della procrastinazione (mi ci sto dedicando per integrare alcuni contenuti del mio modulo sul time management), capita spesso di sentire citare il perfezionismo come una delle principali cause della tendenza a rimandare l’esecuzione dei compiti.

In realtà, non tutte le tipologie di perfezionismo sono causa di procrastinazione. Una ricerca recente condotta da Jeffrey Kilbert (Oklahoma State), Jennifer Langhinrichsen-RohlingMotoko Saito (University of South Alabama) pone alcune questioni interessanti.

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