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IL DESIGN DELLE IDEE
Scopri come catturare l’attenzione del tuo pubblico attraverso una strategia di comunicazione efficace.
Una strategia di comunicazione è efficace quando è in grado di valorizzare al meglio i contenuti trattati catturando l’attenzione del pubblico.
La capacità di disegnare una strategia di comunicazione è necessaria ma non sufficiente: occorre sapere tradurre quella strategia in uno stile personale
*Disponibile in PDF, ePUB e Kindle.
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IL LIBRO
Il design delle idee nasce dai corsi che tengo al MIP e al Cefriel su come costruire una strategia di comunicazione in pubblico. Si tratta, quindi, della sintesi di una serie di esperienze, esempi, analisi di casi condivisi con i miei allievi.
Da tutto questo materiale ho condensato un processo in nove fasi il cui risultato è il progetto (da qui il termine “Design”) di uno speech.
I modelli e le distinzioni utilizzati si applicano a qualsiasi tipo di presentazione (progetti, idee, relazioni, riunioni, speech).
Ogni fase progettuale è completata da una “Question list”, una serie di domande attraverso le quali il designer può definire le scelte fondamentali di uno speech.
LE NOVE FASI SONO:
- Stabilire l’obiettivo
- Profilare i destinatari
- Decidere il communication mix
- Scegliere i punti chiave e le relazioni tra gli argomenti
- Scegliere il setting e comunicarlo
- Decidere come creare i picchi di attenzione
- Decidere come sfruttare i picchi di attenzione
- Scegliere come chiudere la presentazione
- Utilizzare i materiali di supporto per rinforzare la comunicazione
COSA TROVERAI NEL LIBRO
- Premessa. Un’idea, un’ipotesi, una storia
Il modello di riferimento
Perché il design delle idee?
Come usare questo testo - 1 Rotaie, traversine e curve
1.1 Gli elementi della strategia
1.2 La curva di attenzione - 2 Parola di Peter Drucker. Ovvero, di strategie e obiettivi
2.1 Gli obiettivi della comunicazione - 3 Il profilo dei destinatari
3.1 Quale pubblico
3.2 Posizioni/interessi/valori - 4 La ricetta del comunicare: il communication mix
4.1 Una ricetta ben calibrata
4.2 Gli ingredienti del communication mix
4.3 Riflettere sul communication mix all’inizio della progettazione - 5 La scelta delle argomentazioni
5.1 Le argomentazioni chiave
5.2 Il numero di picchi di attenzione nel tempo
5.3 Il numero di ingredienti del communication mix per ogni picco
5.4 La dinamica dato/significato
5.5 Costruire strutture di concetti
5.6 Il mapping
5.7 Comunicare la struttura attraverso l’uso di ancoraggi - 6 Le regole di ingaggio: il setting
6.1 La definizione del setting
6.2 Pubblico 1: spontaneo e attivo
6.3 Pubblico 2: spontaneo e passivo
6.4 I pubblici non spontanei
6.5 La gestione dei setting aperti - 7 La scalata: come creare i picchi di attenzione
7.1 Dal contenuto alla strategia
7.2 La richiesta di attenzione
7.3 L’ancoraggio allo stato di attenzione
7.4 Lo storytelling e l’uso delle narrazioni
7.5 La rottura di schemi
- 8 Godersi il panorama: sfruttare al meglio i picchi di attenzione
8.1 Come stare nel picco
8.2 La legge della varietà
8.3 La tecnica dell’elastico - 9 Il finale
- 10 Le slide e i materiali di supporto
10.1 L’equilibrio tra slide e speaker
10.2 L’obiettivo dei materiali di supporto
10.3 Le funzioni delle slide
10.4 I nuovi software di supporto alle presentazioni - 11 La gestione delle obiezioni
11.1 I tre attori in gioco: relatore, pubblico e obiettore
11.2 Obiezioni al contenuto e attacchi alla relazione - 12 Le presentazioni brevi
12.1 Quando la presentazione è breve
12.2 L’importanza di una struttura solida
12.3 Il setting
12.4 La creazione e l’utilizzo dei picchi
12.5 Le slide
12.6 Il finale
12.7 Gli errori da evitare - 13 Costruire una strategia, in pratica
13.1 Le nove fasi di una strategia di comunicazione
13.2 Prima fase: stabilire l’obiettivo
13.3 Seconda fase: profilare i destinatari
13.4 Terza fase: stabilire il communication mix della presentazione
13.5 Quarta fase: scegliere i punti chiave e le argomentazioni della presentazione
13.6 Quinta fase: stabilire e comunicare il setting
13.7 Sesta fase: come creare i picchi di attenzione
13.8 Settima fase: sfruttare al meglio i picchi di attenzione
13.9 Ottava fase: gestire il picco finale
13.10 Nona fase: progettare le slide e i materiali di supporto - Conclusione
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
Vivo sul Lago d’Iseo (luogo che amo moltissimo) con mia moglie, due figlie, un cane e tre tartarughe. Tutte femmine.
Non so che cosa voglia dire, ma qualcosa vorrà pur dire…
Faccio quel che mi piace: da che me lo ricordo condividere idee è una delle cose che più mi divertono.
Idee, non ricette preconfezionate o formule magiche.
A quelle non credo (e se qualcuno cerca di propinarvele, dovreste proprio diffidare).
Ci sono, però modelli e metodi su cui è possibile discutere, confrontarsi, educarsi.
Sono qui per questo.
Sono docente alla School of Management del Politecnico di Milano, speaker e autore di libri e articoli su leadership, decision making, negoziazione e comunicazione.
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