Guardatevi le spalle
Non mi capita spesso di ascoltare telegiornali (preferisco informarmi via giornali, radio e web).
Ieri, il TG2 delle 13.00 me lo sono visto mentre pranzavo.
Tra crisi, finanziaria e varie amenità, verso la fine, una notizia che hanno riportato anche alcuni giornali: i ricercatori dell’Office for National Statistics della Gran Bretagna sembrano avere individuato una relazione statistica tra il mese di nascita e la professione intrapresa da adulti.
Essere nati a gennaio, per esempio, rende molto più probabile la professione del medico rispetto all’agente immobiliare. Febbraio è un buon mese per gli artisti, non per i fisici, eccetera.
Il servizio si concludeva con una frase del tipo (non la ricordo esattamente, ma il senso era questo):
Attenzione a mettere al mondo figli a novembre: c’è un’alta probabilità che diventino dei serial killer
Ora, al di là della normale (o, per lo meno, solita) approssimazione e semplificazione con cui vengono date queste notizie, qui c’è un errore di interpretazione piuttosto comune quando si parla di statistiche.
La notizia corretta presumo fosse:
“Tra i serial killer c’è un’alta percentuale di nati a novembre. Per cui, se sei un serial killer, è probabile che tu sia nato a novembre”.
E non “se sei nato a novembre, è probabile che tu sia (o divenga) un serial killer”.
Anche perché, altrimenti, banalmente, il mondo sarebbe pieno di serial killer, visto che un dodicesimo (più o meno) della popolazione mondiale è nato a novembre.
Peraltro, anche il Corriere della Sera presenta il dato più o meno nello stesso modo:
Novembre: altissime possibilità di mettere al mondo serial killer e schizofrenici.
Ora, vista così può sembrare una questione da poco.
Pensate, però, alla differenza tra il dare una notizia così:
“Un’alta percentuale di furti viene commessa da extracomunitari”
e così:
“Un’alta percentuale di extracomunitari commette furti”
Attenzione, quindi, all’approssimazione.
E, soprattutto, guardatevi le spalle!