Longevità
Vi segnalo questo articolo, che fu il primo di Robert Dilts che tradussi per Mindpoint:
PNL, longevità e invecchiamento
Quali sono le abitudini, le convinzioni, gli atteggiamenti ed i comportamenti comuni alle persone che riescono a vivere una vecchiaia attiva e in buona salute?
Anch’io sono favorevole al benchmarking. studiamo le cose che vanno bene e capiamo perchè, invece di affannarci ad analizzare situazioni complesse, dove le variabili sono infinite, è complicato stabilire qual’è quella determinante… ecc.
La Programmazione Neurolinguistica ha alla base il processo di "modellamento", l’individuazione di modelli efficaci che possano essere imitati e trasferiti ad altri soggetti/contesti
Non mi ero accorta che l’articolo era di 6 pagine, poi l’ho letto insieme a mio marito e volevo aggiungere altro. un elemento dell’analisi ha colpito la mia attenzione in particolare, "è l’approccio ai problemi che fa la differenza,…". questa interpretazione somiglia tanto, e io la condivido, a quella di Alfredo Carlo Moro e del Rapporto Infanzia e Adolescenza 1997 concernente il comportamento deviante negli adolescenti. In buona sostanza, le cause sociologiche, psicologiche, le teorie del labelling sull’auto-convincimento per etichettamento, le teorie del conflitto dei Radicals non danno una spiegazione esaustiva del fenomeno. infatti non spiegano perchè ci sono individui che si trovano nelle stesse condizioni di svantaggio ma non commettono reati, non si lasciano attrarre dal "lato oscuro". e quindi Alfredo Carlo Moro e gli altri prima citati considerano determinante l’approccio, l’intepretazione, il significato peculiare, non standardizzabile, che il soggetto dà ai fattori, favorevoli o sfavorevoli che capitano nella vita di ognuno. O.K.! grazie per tutte le altre informazioni, ne faremo tesoro
..problemi ad aprire l’articolo.. da errore 404… help!!!
Grazie Anna Maria per la segnalazione. Ho corretto il link: