De Bono minimalista

Qualche giorno fa sono stato a lezione di creatività da Edward de Bono, l’inventore dei “Sei cappelli per pensare”. Parlava a circa 150 persone.
Mi ha impressionato il suo stile di presentazione: niente slides, niente uso dello spazio fisico, gestualità ridotta al minimo.
Semplicemente, una lavagna luminosa (di quelle che proiettano su schermo quanto il docente scrive su un foglio bianco), un set di pennarelli colorati, un fischietto.
Il fischietto serviva per segnalare la fine del tempo dedicato alle esercitazioni (numerose, e brevi).
Contenuti, intendiamoci, di prim’ordine. Cose per lo più già sentite, ma dette da chi (in molti casi) le ha dette per primo. Certo, questo stile di presentazione minimo, che non concede nulla a quella teatralità che, invece, ho trovato in molti altri guru, specie di scuola anglosassone, mi ha stupito e, in alcuni momenti, lasciato francamente un po’ perplesso… in ogni caso, ha ragione lui!

4 commenti
  1. genny dice:

    DEVE ESSERE STATO ECCEZIONALE. QUANTO e COME si impara da una lezione del genere? Non c’ero, però penso che in certi casi rari, come questo, il talento del formatore vada così aldilà dei vincoli imposti dagli tili cognitivi da favorire l’apprendimento MASSIMO di TUTTI. Tutti Indistintamente e trasversalmente. Alla fine ognuno vedrà le cose imparate con occhiali diversissimi dall’altro, ma porterà a casa il massimo.

  2. Luca dice:

    Genny, grazie per il commento.
    In effetti, una delle doti che ritrovo nei grandi formatori è la capacità, anche di fronte ad un pubblico vasto, di parlare A TE. Per metterla nei termini che abbiamo condiviso durante l’ultimo percorso formativo, parlano a livelli di pensiero alti, e sanno essere congruenti…

  3. Luca dice:

    Sono passati 5 anni ma non le considerazioni.
    Ho visto De Bono in azione e fatto (quasi) le stesse considerazioni.
    L’ho visto come un ottantenne non aggiornato, bloccato ad una tecnologia, quella dei lucidi trasparenti, ferma a 20 anni fa.
    Eppure con le tavolette grafiche i migliori presentatori ci stanno tornando. E Pia, mia moglie, mi ha fatto notare la grande teatralità del vedere la mano proiettata sullo schermo mentre scrive…

    PS: vedevo il tuo riproporre vecchi post come una scelta un po’ strana. oggi ho avuto conferma di come possiamo costruire ponti tra di noi recuperando e rilanciando spunti dal passato. grazie!

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