L’influenza del team sul decision making
Via The Situationist, vi segnalo una interessante ricerca delle Università di Leicester e Exeter, nella quale si dimostra come in molti contesti la visione tradizionale secondo la quale le persone agiscono per il loro personale interesse non sia sufficiente a spiegare comportamenti e decisioni. Infatti, la ricerca prova come la maggior parte di noi spesso agisce nell’interesse di un gruppo, anche a proprie spese.
Dice il Professor Andrew Colman
“Abbiamo mostrato come, in alcune circostanze, i decision makers cooperano verso interessi collettivi piuttosto che seguire le previsioni egoistiche della teoria ortodossa dei giochi. […] Abbiamo compiuto due esperimenti progettati per verificare la classica teoria dei giochi contro le teorie del ragionamento di gruppo sviluppate dagli studiosi inglesi negli anni 90. Secondo la teoria dei giochi classica, i decision makers invariabilmente agiscono secondo i loro interessi egoistici… le teorie del ragionamento di gruppo sono state sviluppate per spiegare perché, in alcune circostanze, le persone sembrano agire non perseguendo il proprio interesse, ma secondo l’interesse delle loro famiglie, aziende,dipartimenti, oppure gruppi religiosi, etnici, nazionali nei quali
essi si identificano. […] Il ragionamento di gruppo è un processo
familiare, ma non si spiega all’interno della cornice della teoria
ortodossa dei giochi. Le nostre scoperte mostrano per la prima volta
che esso è in grado di predire, in alcuni contesti, l’assunzione di
decisioni in maniera più potente rispetto alla teoria ortodossa dei
giochi”.
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