L’apprendimento esperienziale secondo Kolb [1]

Proseguo la serie Basics con un post sull’apprendimento esperienziale come teorizzato da David Kolb.

L’apprendimento esperienziale è un processo dove la costruzione della conoscenza avviene passando attraverso l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza. Non, quindi, attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti, relazioni.

Ecco, schematizzato, questo processo di apprendimento:

Il ciclo dell'apprendimento di Kolb

Gli stadi dell’apprendimento sono, dunque, quattro:

  • stadio delle esperienze concrete, dove l’apprendimento deriva prevalentemente dalle percezioni e dalle reazioni alle esperienze
  • stadio dell’ osservazione riflessiva, dove l’apprendimento deriva prevalentemente dall’ascolto e dall’osservazione
  • stadio della concettualizzazione astratta, dove l’apprendimento prende la forma soprattutto del pensiero e dell’analisi dei problemi in modo sistematico
  • stadio della sperimentazione attiva, dove l’apprendimento deriva soprattutto dall’agire, dallo sperimentare, osservando i risultati.

Nello stadio delle esperienze concrete l’apprendimento si focalizza sul coinvolgimento personale nelle esperienze.
Si enfatizzano i sentimenti (piuttosto che i pensieri), la complessità (piuttosto che la generalizzazione), l’approccio intuitivo.
In ottica di training, si utilizzano laboratori, attività sul campo, letture, simulazioni, giochi, video…

Nello stadio dell’osservazione riflessiva l’apprendimento si focalizza sulla comprensione dei significati attraverso l’osservazione imparziale e la descrizione.
Si enfatizzano la comprensione (piuttosto che l’applicazione), la profondità di analisi e la sua veridicità (piuttosto che la concreta applicabilità), la riflessione (piuttosto che l’azione).
Gli strumenti per il training sono: la lettura specialistica, la discussione, il brainstorming.

Nello stadio della concettualizzazione astratta l’apprendimento si focalizza sulla logica, la generalizzazione, la concettualizzazione.
Si enfatizzano il pensiero (piuttosto che il sentimento), l’elaborazione di teorie (piuttosto che l’intuizione), l’approccio scientifico.
Gli strumenti per il training sono: le lezioni, gli articoli, i modelli, la rappresentazione attraverso diagrammi.

Infine, nello stadio della sperimentazione attiva l’apprendimento si focalizza sul cambiamento e sull’evoluzione.
Si enfatizzano le applicazioni (piuttosto che la riflessione), il pragmatismo, l’attenzione a ciò che funziona (piuttosto che a ciò che è vero), il fare.
Gli strumenti per il training sono: simulazioni, casi, project work, laboratori, compiti concreti.

Questi quattro stadi sostengono un processo di apprendimento efficace e completo. È possibile iniziare l’apprendimento da qualsiasi punto del ciclo, e ciascuno stadio ha bisogno di abilità diverse per essere svolto nel migliore dei modi.

La predilezione per alcuni di questi stadi genera diversi stili di apprendimento. E questo sarà l’oggetto del prossimo basic.

 

Update: Ecco la seconda parte del post

L’apprendimento esperienziale secondo Kolb [2]

 

Altri Basics:

  • Back to Basics
  • Potere, intenzione, interesse
  • L’hindsight bias
  • Confirmation Bias
  • Livelli di apprendimento
  • Sul cambiamento
  • Le determinanti del comportamento
  • 2 commenti

    Trackbacks & Pingbacks

    1. […] : in una prospettiva di apprendimento permanente è significativa la nostra esperienza. L’esperienza diviene significativa quando si riflette su di essa, altrimenti è come una goccia d’acqua che scivola su un vetro, non lascia traccia alcuna. Tra i principali teorici dell’apprendimento permanente troviamo Kolb e Quaglino. […]

    Lascia un Commento

    Vuoi partecipare alla discussione?
    Fornisci il tuo contributo!

    Rispondi

    Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.