Procrastinazione e perfezionismo
Affrontando il tema della procrastinazione (mi ci sto dedicando per integrare alcuni contenuti del mio modulo sul time management), capita spesso di sentire citare il perfezionismo come una delle principali cause della tendenza a rimandare l’esecuzione dei compiti.
In realtà, non tutte le tipologie di perfezionismo sono causa di procrastinazione. Una ricerca recente condotta da Jeffrey Kilbert (Oklahoma State), Jennifer Langhinrichsen-Rohling e Motoko Saito (University of South Alabama) pone alcune questioni interessanti.
I tre autori sono partiti dalle tre tipologie di perfezionista definite da Paul Hewitt e Gordon Flett:
- Self-oriented perfectionists: aderiscono a degli standard elevati, mantenendo un’alta motivazione verso il raggiungimento della perfezione e al fine di evitare il fallimento; si impegnano in una stingente auto-valutazione.
- Other-oriented perfectionists: pretendono standard irrealistici dalle persone che stanno attorno a loro (partner, figli, colleghi), valutano in maniera stringente le altrui performance.
- Socially-prescribed perfectionists: credono che gli altri nutrano aspettative irrealistiche nei riguardi dei loro comportamenti (e di non poterle soddisfare); sentono pressione dall’esterno verso la perfezione, credono che gli altri li valutino criticamente.
La ricerca si concentra sul primo e il terzo tipo di perfezionismo, distinguendo gli individui oggetto dello studio (475 studenti) in quattro gruppi, a seconda del grado di perfezionismo orientato a sè stessi (primo tipo) oppure di perfezionismo prescritto socialmente (terzo tipo).
- I gruppo: alto perfezionismo orientato a sè stessi – alto perfezionismo prescritto socialmente
- II gruppo: alto perfezionismo orientato a sè stessi – basso perfezionismo prescritto socialmente
- III gruppo: basso perfezionismo orientato a sè stessi – alto perfezionismo prescritto socialmente
- IV gruppo: basso perfezionismo orientato a sè stessi – basso perfezionismo prescritto socialmente
Con riferimento alla procrastinazione, gli autori riassumono così i risultati:
Riguardo la procrastinazione, i risultati indicano che le persone con alto perfezionismo prescritto socialmente (III gruppo) riportano una maggiore tendenza a procrastinare rispetto ai soggetti con alto perfezionismo orientato a sè stessi (II gruppo).
In più, gli studenti non perfezionisti (IV gruppo) hanno una tendenza a procrastinare più alta rispetto alle persone con alto perfezionismo orientato a sè stessi (II gruppo).
Non tutti i perfezionisti, quindi, manifestano una forte tendenza alla procrastinazione.
Non solo gli individui con alto grado di perfezionismo prescritto socialmente hanno maggiore tendenza alla procrastinazione, ma le persone con alto perfezionismo orientato a sè stessi hanno una tendenza a procrastinare più bassa rispetto ai non perfezionisti.
In termini di procrastinazione, quindi, esistono perfezionismi “buoni” e perfezionismi “cattivi”.
Quindi, chiedersi “che tipo di perfezionista sono?“, oppure “a che tipo di perfezionista mi trovo di fronte?” può essere una domanda interessante.
Peraltro, la ricerca dimostra che questo tipo di differenza non impatta soltanto sulla procrastinazione, ma anche su temi come l’autostima, la motivazione, il senso di controllo dell’ambiente.
Via Psychology Today
Per un’idea più generale sulla procrastinazione:
Procrastinazione
Azzarderei questa interpretazione di tutto il discorso:
chi teme il giudizio degli altri (perfezionismo prescritto socialmente) tende a procrastinare per allontare il momento del giudizio altrui che si aspetta negativo o critico (punzione);
chi ha una forte autostima (perfezionismo orientato a se stesso) tende a non procrastinare per avvicinare il momento del giudizio altrui che si aspetta positivo (premio).
Visto che è il primo commento ne approfitto per fare i complimenti per il blog!
Benvenuto Massimo, grazie per il tuo bel commento… mi pare un’interpretazione realistica…
Articolo decisamente interessante. Questa panoramica riguardante i diversi tipi di perfezionismo che possono caratterizzare i soggetti è alquanto indicativa. Concordo con quanto scritto da Massimo. La procrastinazione correlata al perfezionismo prescritto socialmente non è altro, in effetti, che un modo per rimandare il giudizio finale altrui sul proprio operato proprio per il timore di essere criticati.