Tutto in una frase

Bill Taylor, sul suo blog per Harvard Business Review, propone un articolo sull’importanza di condensare in una singola frase il senso della propria vision. Citando Clare Booth Luce dice “A great man is one sentence“.
E, sostiene, lo stesso deve valere per aziende e organizzazioni.

La conseguenza di questo distillato è, secondo l’autore, semplice quanto sovversiva:

[…] Non basta essere abbastanza bravi in tutto. Bisogna essere i migliori in qualche cosa. Per molto tempo le organizzazioni e i loro leader si sono accomodati su strategie che li hanno mantenuti nel centro della strada, dove ci si sente sicuri e tranquilli. Nel nuovo mondo del business, così pieno di cambiamento, pressione, nuovi modi di fare le cose, il centro della strada è la strada verso il nulla.

La frase diventa così il criterio guida, ciò che rende l’organizzazione diversa da qualunque altra, la sintesi della differenza che l’organizzazione vuole fare nel suo campo e nella vita dei suoi collaboratori.
E questo le evita di diventare il clone di qualcun altro, di inseguire proposte e progetti che esulano dalla propria vision.

Il senso di focalizzazione che si genera da una visione di questo tipo mi pare abbia conseguenze (positive, sì, ma anche negative) che sarebbe interessante analizzare sia in ottica di comunicazione verso l’interno che verso l’esterno dell’organizzazione stessa (e, magari, potrebbe essere tradotto anche in un senso più individuale e personale).

Che cosa ne pensate?

3 commenti
  1. Dragan Bosnjak dice:

    Ti quoto in pieno!
    La visione è il fondamento di tutto, la nostra vera Stella Polare che ci serve da guida in tutte le situazioni e condizioni in cui ci troviamo!

  2. Paola Bonavolontà dice:

    Caro Luca

    mi sembra esattamente quello che Kotler afferma quando dice: Don’t Play in the Middle of the Road
    ‘There’s no future for products everyone likes a little.’
    in Principles of Marketing

    anche io nelle lezioni di marketing applicato alla persona cito questo passo per il posizionamento di se.
    Mi è venuto poi un dubbio avendo lavorato per un periodo per la pubblica amministrazione romana, dove ho incontrato molti politici.
    Conosci il termine “fare melina” ? ovvero non rispondere mai in modo che non si capisca da che parte stai…

    Should I come back to NY?
    😉

  3. Luca Baiguini dice:

    Grazie Dragan, grazie Paola.
    Per quanto concerne i politici, credo si debba distinguere, anche in ottica di self branding, un sottobosco che vive di luce riflessa da chi invece ha l’esigenza di un posizionamento forte.
    Ma è un discorso che credo meriti un ragionamento approfondito.

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