La matrice del self-management

In questo periodo mi è capitato spesso di confrontarmi con il pensiero e le metodologie di David Allen: quella serie di pratiche, di processi e di strumenti che vanno sotto il nome di metodo GTD (Getting Things Done).

Al di là dei singoli passaggi del metodo, un paio di concetti sono, mi pare, interessanti:

  • La mente non è in grado di gestire efficacemente gli impegni.
    Questo vale a dire che è necessario un sistema che permetta di liberare la mente dalla necessità di pianificare e ri-pianificare di continuo e, soprattutto, di dover ricordare le attività da svolgere.
    Ho parlato di questo principio in questo post. Mi sembra che le riflessioni di Allen vadano in questa stessa direzione.
  • I due ingredienti fondamentali del self-management sono il controllo e la prospettiva.

Mi soffermo un momento su quest’ultimo punto.

Allen costruisce una matrice incrociando le due dimensioni.

matrice prospettiva controllo

La matrice prospettiva / controllo di David Allen

In ciascuno dei quadranti, si trova un profilo analizzato nei suoi aspetti sia positivi che negativi.

Bassa prospettiva e basso controllo
Vittima: un soggetto impotente, alla mercé delle forze esterne
Esecutore: è naturale giocare in difesa rispetto a un obiettivo impegnativo, a un grosso cambiamento o a un’interazione semplice ma produttiva

Alta prospettiva / basso controllo
Sognatore: ha troppe idee rispetto alla percentuale di cose che realizza materialmente, assume troppi impegni rispetto alle risorse disponibili
Visionario: ha la capacità di sviluppare una visione che consente di creare e di addentrarsi in nuovi territori, ed è abbastanza astuto da interagire e cooperare con persone e strutture che compensano la sua mancanza di controllo e di ordine

Alto controllo / bassa prospettiva
Micromanager: pone un’enfasi eccessiva sulla struttura, sul processo e sul sistema. Ha la tendenza a organizzare tutto fin nei minimi dettagli: la forma prende il sopravvento, spesso, sulla sostanza.
Implementatore: ci sono momenti in cui le energie dovrebbero essere principalmente focalizzate sui processi, cioè sul miglioramento della gestione di ciò che è stato iniziato.

Alto controllo / alta prospettiva
Capitano e comandante: si tratta della condizione di “flusso”, nella quale il giusto mix di prospettiva e di struttura permette di focalizzare le energie. A patto di non dimenticare una certa dose di “manutenzione preventiva” del proprio sistema di self-management.

L’equilibrio tra i quadranti, naturalmente, è dinamico.

Mi sembra uno strumento utile di analisi critica del proprio sviluppo personale e professionale.

3 commenti
  1. Luigi Mengato dice:

    Buongiorno Luca,
    molto interessante il tuo approfondimento attraverso l’uso della matrice.
    Personalmente complemento il metodo GTD (che ha secondo me un approccio bottom-up) con TMI (che lo completa con un approccio Top-Down) …
    In entrambi i casi però è fondamentale quello che tu scrivi nella situazione dell'”Alto controllo / alta prospettiva”: è fondamentale una “buona dose” di “manutenzione preventiva” del proprio sistema di self-management.
    Con una metafora Outdoor è come nell’ Orienteering: è necessario dedicare tempo e risorse per conoscere sempre la propria posizione sulla cartina, altrimenti non si può decidere con efficacia.

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