L’emozione e la regola

Da un’intervista di Daniela Ovadia a Jean-Pierre Changeux (Mente e Cervello, numero di Febbraio):

Per tornare alla sua concezione dell’arte in chiave cognitiva, possiamo dire che non è arte ciò che non suscita emozioni?

La risposta:

Guardi, una volta ho citato al direttore d’orchestra Pierre Boulez una frase del pittore e scultore George Braque, che ha detto: “Amo la regola che corregge l’emozione”. Al che Boulez mi ha risposto: “Amo l’emozione che corregge la regola”.
Ho trovato tutto ciò estremamente significativo: perché non c’è arte senza forma, ma nemmeno senza emozione, e l’una e l’altra si trovano a competere per dar luogo al prodotto finale, in un rapporto che, a seconda dell’artista, può pendere di più da una parte o dall’altra.

Mi è sembrata una sintesi molto bella e, in qualche modo, fulminante.

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