Nemici. Di chi?
Premetto che non sono tra i nove milioni di italiani che hanno passato la serata di giovedì ad assistere alle schermaglie tra Santoro, Travaglio e Berlusconi. Ho recuperato alcune parti salienti il giorno dopo, e ho letto e sentito un bel po’ di commenti.
Ne ho tratto un’idea: quella della sfida con vincitori e sconfitti, qualunque sia la valutazione su chi stia da una parte o dall’altra, è solo la superficie. Tutti i contendenti avevano già vinto nel momento in cui sono riusciti a mettere insieme questo set, e a conquistare il centro dell’attenzione dei media e degli elettori. Perché a essere davvero messa in discussione, in questi ultimi mesi, è stata la struttura dell’offerta politica italiana, la sua logica di fondo: ogni elezione è stata, negli ultimi vent’anni, un referendum pro o contro Berlusconi.
Questa volta le cose sarebbero potute essere diverse.
E invece, la puntata di Servizio Pubblico ha messo in scena il copione e lo ha reso, di nuovo, credibile. Fatto questo, l’obiettivo era già raggiunto.
C’è un’intera classe dirigente che ha sempre prosperato su questo copione, e che non vuole (probabilmente non sa) recitarne un altro. E un’intera frotta di giornalisti. Sono loro i vincitori. Gli sconfitti sono quelli che credono che la politica possa essere uno scontro duro ma leale tra modi diversi di vedere le cose, tra programmi fatti di soluzioni e non di proclami. Almeno un po’.
Caro Luca,
io penso che in merito a l’ennesimo perogramma politico dove Berlusconi è presente ,si sia persa ancora l’occasione di capire quali sono i programmi e le idee per migliorare e rendere finalmente più produttiva e vincente la nostra tanto bistrattata Italia…anche se a parer mio ha stravinto Silvio!
Tante persone si sono stancate di coach e formatori che con astuzia dispensano consigli e trovano sempre il modo di farti sentire inadeguato.
Smettiamola di speculare sulla pelle dela gente per vendere consulenza, corsi e libri.
Ha ragione quello che dice vendete aria fritta, il mondo è altro fra essere ricco con pochi amici e povero ma leader provate a chiedere alle persone chi vorrebbero essere.
Vale anche per Lei Baiguini.
@Roberto
Ho cercato di rispondere, se interessa.
Qui: https://www.lucabaiguini.com/2013/01/cio-che-non-siamo.html